30/10/10

Novunque

Nella Solitudine relativa di un Cosmo in Espansione, Tempo e Spazio sussurrano Ninne Nanne incoerenti.

13/10/10

Sfregio nel niente

Rimasi un po’ indietro
Quasi defilato
L’esercito passava
Verde nel suo scivolare
Serpente di uomini
Volti senza traccia
Come su un ponte
Alla deriva
Guardando il passo
Identico ancora
E io fermo osservavo
L’indifferenza.
Un gesto secco,
Piantai un pezzo di legno
Gibboso e curvo
Sul cumulo lieve
Terriccio smosso
Dissotterrato e poi coperto
Sopra un corpo
Cadavere d’uomo
Senza nome
Senza neppure la vita
Che aveva vissuto
Scomparso lì
Nel presente
In ogni futuro
E nel suo passato
Ovunque morto
Nella neve
Nel freddo
Nel nulla di una distesa
Fredda.
Un paletto di legno
Il mio umano artificio
Qui giace l’uomo
Un uomo
Egli
Non toccate il ramo
Silenziosa lapide
Sfregio nel niente
Traccia nel ricordo
Testimonianza ultima.
Eternare.