Freddo.
Lentamente l’esercito scivolava
Ascoltavo i passi biascicare
E un corvo gracchiare
Insultandomi.
Una pianura andava disfacendosi
Ritmi marziali e marce forzate
Relitti abbandonati
Baionette munizioni e sporche medaglie
Teste di soldati ciondolanti.
Sterpaglie e una neve ormai poltiglia
Steppa e radi tronchi intorno
Non v’era niente
Altro.
Ricordo il freddo
E i corpi che lasciavamo
Indietro a gelare
Briciole sul sentiero
Di una guerra che non era iniziata.
Forse l'inizio di un lungo racconto in versi.
RispondiEliminaAttendiamo il ritorno dei tamburi.
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