Svegliarsi.
Bianca distesa di sterpi, frammenti
Di alberi e foglie morte,
D’autunno al limitar l’inverno,
Soffio di ghiaccio che scivola nella fredda valle
E gocce solide di un’alba incompiuta.
Osservo una vaga impronta là sul selciato
Solitaria traccia di un ricordo spettrale.
Da una crepa non vista un respiro
Profumo di nebbia e bruma collosa,
Lento si adagia funereo uno spazio immoto
Pallido sudario che avvolge i campi intorno,
E il silenzio fiorisce nella stanza in petali di grigio.
Sprofondo in questo mattino lontano,
Altro mio tempo.