L’8 marzo 1964, a casa di Ricky, nella sua bella enciclopedia grande e lunga come un treno, ho letto il nome della cosa da cui esce l’urina delle donne: lavùlva. Ricky dice che sarebbe “il cazzo delle donne”, ma io penso che lui si sbaglia. Lavùlva mi sembra che, da piccolo, l’ho vista volare: si tratta di quei batuffoli bianchi che somigliano alle piume ed escono pure, infatti, dai cuscini. Il cielo è pieno di lavùlva. Il cazzo, invece, io non l’ho mai visto volare. Credo che le donne, per non farsela scappare via, si appiccichino lavùlva addosso con la colla.
Un omaggio ad un proto-connettivista inconsapevole: Marco Papa e le sue "Birre Sonnambule".
RispondiEliminaMm, bello. Adoro questo passo.
RispondiEliminaMarco Papa... non ne so nulla. Qualche info? Di chi stiamo parlando? Illuminami, if you can. :)
Thank you, bro.
7
Sconosciuto personaggio dell'underground romana... di lui si narrano forse più leggende che fatti: isolato dal mondo, maniaco depressivo, violentemente creativo. Queso suo libello è di culto fra chi frequenta il fermento artistico poetico della Capitale. Consigliatomi da Carlo Bordini che ha conosciuto Marco Papa e che considera una delle penne più potenti. A me ricorda anche il buon Filippo Carignani Battaglia. Stessa surreale genialità.
RispondiEliminaLogos