16/09/10

La microscopica avanzata dell'esercito nanorobotico

Una colonna di minuscoli aracnidi metallorganici avanza lungo le arterie delle mie braccia, determinata, del tutto pervasa dalla sua volontà di dissolvere i portentosi noduli cancrenosi che mi sono cresciuti nel tessuto muscolare, complice un'infezione di origine aliena. Avverto ogni passo lasciato dalle zampette di questi organismi né biologici né meccanici sulle pareti del mio radicato tumore angioplastico. Ogni colpo dato dagli artigli alle cellule impazzite di tali vasi sanguigni trasmette al mio encefalo sensazioni di brivido metafisico. Non oso formulare ipotesi in questa morbosa situazione: quando si sta per essere colonizzati si smarrisce di colpo ogni certezza razionale. All'improvviso qualcosa penetra nel mio subcosciente. So per certo che quelle stelle marine dallo sgargiante pigmento prussico approfitteranno della situazione per trasmettersi nel circolo linfatico. Presto sarà battaglia, nello stesso nucleo della nete neuronica che lega tra loro le mie sinapsi in un diagramma multidimensionale. La mia autocoscienza comincia a scemare, a farsi scoria organica...

Nessun commento:

Posta un commento